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Playing with infinity. Ljuba Moiz pianoforte. Dynamic CDT 5027.
OPAC Polo Ligure SBN- Biblioteca Unversitaria di Genova
Numero di catalogo: DYN 5027 Distribuzione: Stradivarius - The leading italian classical music label http://www.amazon.co.uk/Playing-infinity-recollection-mists-nebbia/dp/B00CYN6FGO http://www.amazon.it/Playing-infinity-recollection-mists-nebbia/dp/B00CYN6FGO Amazon.de: PASTORINO MOIZ LJUBA (piano): Musik Amazon.es: Piano Bela Bartok: Música http://www.amazon.de/Playing-infinity-recollection-mists-nebbia/dp/B00CYN6FGO
" Ho ascoltato il suo eccellente CD : ho trovato l'atmosfera di Bartók e la resa emotiva di Janacek molto suggestiva e convincente. È stata mia allieva per molti anni ed ha partecipato a numerose mie Master Classes: la raccomando senza esitazioni con la speranza che possa realizzarsi personalmente con successo.”
"I enjoyed so much listening to
her CD: I found it really beautifully played" "...she performed the works of Ton de Leeuw and Ton Bruynel recorded in this CD at the “Festival Nederlandse Pianomuziek” in a way that would be certainly appreciated by the composers with whom I have been working a lot. " Ton Hartsuiker - Honorary Director of Amsterdam and Utrecht Conservatoria
Ljuba Moiz è una giovane pianista che ha studiato al Conservatorio “Paganini” di Genova e che qui dedica questa registrazione alla musica del Novecento. Si tratta di brani anche assai complessi, come quelli di Leos Janàcek, nel suo stile così aforistico, o come alcuni famosi brani debussyani fra cui segnaliamo per grande sensibilità interpretativa “Cloches à travers les feuilles” e “Poisson d’or”. Ma l’attenzione va in particolare ai brani di due compositori olandesi, Ton De Leeuw e Ton Bruynel in particolare quest’ultimo, con la combinazione di pianoforte “naturale” e “preparato”, cosituisce uno dei momenti più originali e più alti dell’incisione di questa notevole pianista. Luigi Fertonani ( Il Giornale di Brescia)
Note dell’interprete al CD “Playing with the Infinity”Come suggerisce il titolo dato da György Kurtág all’ultimo brano di questo programma, giocare con l’infinito è uscire dalla dimensione temporale e spaziale ,inventarsi un itinerario ai margini della coscienza che, come in un gioco di specchi, si dirama in molteplici orizzonti, in cui sensibilità diverse eppure affini, si rimandano luci ed ombre , suggestioni sonore, visive ed emozionali. La nebbia è il tema unificante di questa raccolta e favorisce il dilatarsi della percezione sensoriale; come un filtro rifrange raggi di luce e sottili fili di memoria. In un paesaggio mutevole, ora si materializza, ora si dirada, ora riappare all’improvviso, per delineare via via contorni di realtà spirituali diverse. Con Janáček si riveste di poetica inquietudine che si alterna con drammatica intermittenza a momenti di malinconica evocazione ; in Bartók rivela una struttura più verticale ,in uno scenario più statico e rarefatto , e, nei brani di Ton de Leeuw , si cristallizza in piccole costellazioni di prismi nell’ambito di una essenzialità contemplativa tutta orientale. La nebbia in Debussy si fa iridescente e si trasfigura in un brulicare di chiaroscuri, da cui sembra prendere vita il fruscio di “filamenti sonori “ del brano di Ton Bruynèl per Pianoforte e nastro magnetico: qui si realizza l’espressione di un paesaggio virtuale estremamente suggestivo. L’atmosfera onirica continua negli ultimi brani di György Kurtág e accompagna l’espansione della coscienza verso echi trasfigurati: straordinaria è la reminiscenza del II brano di “In the Mist “ di Janàček in “Les Adieux”. “Play with Infinity” è il brano posto alla fine, ma non per questo ha carattere conclusivo: come un caleidoscopio, cattura nuove luci e rielabora le esperienze creative per suggerire un nuovo percorso, un ulteriore gioco con l’infinito… Ljuba Moiz © Copyright 2006
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